discorrea villosaLa dioscorea (Dioscorea villosa), nota anche come igname selvatico o wild yam, è una pianta appartenente alla famiglia delle Dioscoreacee; la dioscorea è una pianta erbacea perenne lianiforme il cui fusto, sottile e lanoso, può raggiungere i 12 m di lunghezza.
La dioscorea è originaria del Canada e dei Paesi del sud degli Stati Uniti; le specie appartenenti al genere Dioscoreacee sono molto numerose (circa 600); tutte sono caratterizzate dalla notevole presenza di sapogenine e per questo motivo sono state utilizzate

dall’industria farmaceutica per l’emisintesi di steroidi. Fino a una trentina di anni fa, la diosgenina, uno dei costituenti principali della dioscorea, veniva impiegata quale materia prima per la produzione di ormoni.

Le parti utilizzate per l’estrazione della droga sono le radici e i rizomi; la raccolta avviene nel periodo autunnale, prima della fioritura. I costituenti principali della dioscorea sono saponine (in particolar modo dioscina e diosgenina), fitosteroli e tannini.
In tempi antichissimi la dioscorea veniva utilizzata soprattutto per curare i reumatismi e i dolori di varia natura. La dioscorea sembra possedere blande azioni diaforetica, antinfiammatoria e antireumatica.
La fitoterapia moderna suggerisce l’utilizzo di dioscorea per trattare i caratteristici sintomi della sindrome premestruale e quelli tipici della menopausa, ma i suoi estratti vengono anche utilizzati in preparazioni a uso topico per il trattamento dei problemi cutanei legati a squilibri di tipo ormonale.
Più raramente viene consigliata per trattare disturbi gastrointestinali e coliche biliari. Viene inoltre segnalato un effetto epatoprotettivo in caso di colestasi ostruttiva.
Gli effetti della dioscorea sono da attribuirsi in gran parte alla presenza di diosgenina e di dioscina; in alcune specie di dioscorea (ma non è il caso della Dioscorea villosa) è inoltre presente un alcaloide, la dioscorina, la cui azione è molto simile a quella di una sostanza amara che viene estratta dai frutti dell’Anamirta cocculus, ovvero la picrotossina, sostanza che viene utilizzata per trattare gli avvelenamenti da farmaci ad azione deprimente sul sistema nervoso centrale.
Sugli effetti estrogenici della diosgenina sugli uomini è doverosa una breve riflessione; innanzitutto tali effetti estrogenici sono stati dimostrati sugli animali, ma non sull’uomo; il fatto che la dioscorea venga utlizzata per la produzione di progesterone ed estrogeni non significa che il nostro organismo possa convertire la diosgenina presente nella dioscorea in estrogeni o altri derivati di tipo steroideo. Da manuale è il caso del DHEA, l’ormone spesso definito come fontana della giovinezza. Nel nostro Paese, tale ormone può essere acquistato soltanto se prescritto da un medico; molti pensano (ingenuamente) di aggirare questo ostacolo acquistando prodotti a base di dioscorea che come abbiamo visto contiene la diosgenina, un precursore del DHEA. Il ragionamento ha una sua logica, per quanto un po’ contorta: se si assume diosgenina, che è uno dei precursori del DHEA, si avranno i benefici derivanti da quest’ultimo. Il problema è che il nostro organismo non sa replicare le reazioni chimiche che in laboratorio consentono di ottenere il DHEA dalla diosgenina. Ovviamente sempre ammesso e non concesso che l’assunzione di DHEA apporti benefici…
Le forme farmaceutiche di dioscorea reperibili in commercio sono generalmente la polvere e gli estratti secchi standardizzati (20% diosgenina); nel primo caso vengono consigliati dosaggi variabili dai 400 ai 1.500 mg giornalieri, mentre nel secondo caso la posologia prevista è di una o due capsule pro die.
In omeopatia si utilizzano i rizomi della dioscorea per la preparazione di tinture madri.
La dioscorea è una pianta generalmente ben tollerata che non presenta particolari effetti collaterali; in alcuni soggetti l’assunzione di dioscorea può però essere causa di una leggera diarrea.
Sono inoltre segnalate alcune interazioni della dioscorea con alcuni farmaci di sintesi, in primis con l’indometacina la cui efficacia può risultare diminuita; al contrario, la diosgenina contenuta nella dioscorea potrebbe esaltare l’azione dei farmaci estrogenici; è quindi sconsigliabile l’uso di dioscorea nel caso si assumano già tali medicinali.
La dioscorea non deve essere utilizzata da donne in gravidanza o che allattano.

 

Normalmente non facciamo caso a quanti grassi mangiamo ogni giorno a causa del modo errato in cui cuciniamo i cibi. Eppure basterebbe fare solo un po' di attenzione al modo di cucinare alcuni piatti e, come per magia, anche un alimento che pensavamo fosse vietato potrebbe trasformarsi in un cibo sano, in grado di garantirci una vita più salutare.

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La dottoressa Teresa Esposito è membro della Società Italiana di Nutrizione Umana,
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Dottoressa Teresa ESPOSITO

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