Alzheimer, demenza, disturbi cognitivi  sono molte le malattie nemiche del cervello.

disturbi cognitivi e le patologie neurodegenerative, come la demenza e il morbo di Alzheimer, possono colpire anche in età non avanzata Numerose sono le ricerche che  dimostrano che il cibo può aiutare la memoria e la salute cerebrale.Il cibo, per essere funzionale alla memoria, deve contenere determinate sostanze che la stessa scienza ha definito Purtroppo, il cervello può  riservare amare sorprese che improvvisamente perde colpi e dimentica volti, nomi, eventi fondamentali. Questo può accadere anche alle persone giovani a causa di una alimentazione scorretta. Esistono infatti cibi che danneggiano i percorsi neuronali e cibi che, al contrario, aiutano la mente a rimanere in forma:

Ma quali sono questi elementi essenziali?  E quali cibi mangiare per la memoria?

Colina. Si tratta di una delle sostanza chiave per la salute del cervello. La colina è un’ammina, ovvero un coenzima essenziale per mantenere la struttura cellulare e le funzionalità del sistema nervoso. Essendo un composto organico solo parzialmente sintetizzato dall’organismo, deve essere fornita fondamentalmente per mezzo dell’alimentazione. La colina è utile per le sue proprietà antiossidanti, cardioprotettive e neuroprotettive. Questa sostanza preserva la funzionalità nervosa, favorendo la sintesi di alcuni importanti neurotrasmettitori, e contrastando patologie come il morbo di Alzheimer e la demenza senile. L’assunzione di colina da parte della donna incinta, inoltre, porterebbe benefici sulle capacità cognitive del bambino.

  • Vitamine del gruppo B. Le vitamine del gruppo B svolgono numerose e differenti funzioni, tutte fondamentali per l’organismo. Il cibo utile alla memoria non può prescindere da queste vitamine. Molte delle vitamine B sono sensibili al calore e alla luce, quindi per non deteriorarle è bene preferire cibi freschi o sottoposti a cotture brevi e non troppo intense.
  • Vitamina E. La vitamina E, o tocoferolo, è uno degli antiossidanti fondamentali. Questa sostanza assolve principalmente il compito di proteggere i tessuti dalle reazioni dannose e dall’azione ossidativa dei radicali liberi, contrastando anche i danni portati dall’inquinamento e dal fumo.
  • Vitamina K. Ha un ruolo centrale nella coagulazione del sangue e contribuisce alla salute del sistema nervoso.
  • Flavonoidi. Sono più di cinquemila i composti facenti parte di questo gruppo, chiamato anche con la definizione unica di vitamina P. I flavonoidi hanno un forte potere antiossidante. Concorrono nel proteggere dall’azione negativa dei radicali liberi, per questo fanno parte delle sostanze che il cibo fornisce per la salute della memoria, contro le malattie neurodegenerative.
  • Polifenoli. In generale, tuttavia, queste sostanze hanno funzione antiossidante, anticancerogena, antibatterica e antinfiammatoria. Anche i polifenoli, per essere mantenuti integri, necessitano il consumo di cibi freschi e non sottoposti a cotture prolungate e intense.
  • Omega 3 e Omega 6. Tra le svariate proprietà benefiche, questi acidi grassi polinsaturi hanno effetti positivi anche sulla salute del cervello e sulla memoria. Si tratta di grassi essenziali, perché l’organismo non può sintetizzarli ma necessita che siano introdotti con l’alimentazione. Il cervello umano è costituito per più del 60% da grassi strutturali, che devono essere soprattutto Omega 3, per il funzionamento corretto delle membrane cellulari. Gli Omega 3, favoriscono il passaggio delle sostanze nutritive attraverso la membrana esterna della cellula e aiutano a rimuovere le scorie.
  • Caffeina/teina. Anche la caffeina –Questo alcaloide può aiutare la mente e l’efficienza generale della mente, migliorando la capacità di concentrazione e i riflessi.

 QUALI ALIMENTI PREFERIRE PER LA MEMORIA?

BROCCOLI: Le ricerche evidenziano che broccoli e altre Brassicacee (cavoli, cavolini di Bruxelles, cavolfiori ecc.) sono tra gli ortaggi più utili per potenziare la memoria, persino quella verbale, la concentrazione e l’attenzione, riducendo il rischio di Alzheimer e di altri tipi di demenza. Il merito va al loro alto contenuto di vitamina C, antiossidante fondamentale, che rinforza i vasi sanguigni, compresi quelli del cervello, migliorandone l’elasticità, e all’acido folico, che abbassa i livelli di omocisteina, una sostanza implicata nei deficit mnemonici. Sono ottimi per condire la pasta, al posto del solito sugo.

NOCI: Le noci, ideali come spuntino spezza-fame e come ingrediente nella preparazione di gustosissime insalate, sia letteralmente che in modo figurato, richiamando i due emisferi del cervello umano, rappresentano “il cibo del cervello”. Contengono acido linoleico (acidi grassi omega 6), acido alfa-linoleico (acidi grassi omega 3), vitamina E e vitamina B6, che le rendono un’ottima fonte di nutrimento per il sistema nervoso. Gli acidi grassi omega 3 delle noci sono particolarmente utili per le funzioni cerebrali. Il nostro cervello è costituito per più del 60% di grassi strutturali, che devono essere in primo luogo grassi omega-3, per far funzionare correttamente le sue membrane cellulari, principalmente composte di grassi, che sono i guardiani delle cellule. I grassi omega-3, flessibili e fluidi per natura, rendono facile, per le sostanze nutritive, passare attraverso la membrana esterna della cellula e aiutano a rimuovere i rifiuti in modo efficiente. Le noci possono anche aiutare a correggere i livelli di serotonina del cervello umano. Essa, come noto, controlla il nostro umore e il nostro appetito.

CURCUMA: La curcuma, una spezia di colore giallo presente anche nel curry, continua a stupire i ricercatori per via del suo principio attivo: la curcumina, nota per i suoi effetti antinfiammatori, benefici anche per il sistema nervoso e per la capacità di fornire un aiuto nella prevenzione dell’Alzheimer. Usate la curcuma spolverizzata sulle pietanze al posto del sale.

SPINACI: Gli spinaci sono una verdura ricca di proprietà benefiche, in grado di proteggere le cellule nervose dagli effetti dell’invecchiamento. Negli spinaci sono presenti in diverse quantità vitamine e sali minerali ma è in particolare lavitamina K che contribuisce al giusto equilibrio di cervello e sistema nervoso oltre che alla coagulazione del sangue in caso di ferite.

SEMI DI ZUCCA: Sorprendentemente, la più potente parte della zucca risiede nella sua parte meno utilizzata. I semi di zucca sono un potente alimento, ricco di sostanze nutritive, tra cui: zinco, vitamina A ed E, e il prezioso Omega 3 e Omega 6 acidi grassi. Lo zinco nei semi di zucca svolge un ruolo fondamentale nel migliorare la memoria e le competenze di pensiero.

MIRTILLI: Questi frutti di bosco contengono delle sostanze nutritive detteproantocianidine che proteggono il cervello dall’effetto delle tossine ambientali e sono in grado di diminuire l’attività dei radicali liberi. Le proantocianidine presenti nel mirtillo sono più concentrate ed efficaci delle vitamine C ed E e aiutano anche in caso di perdita di memoria o di declino delle abilità motorie. Questi frutti hanno poi azione antinfiammatoria.

POMODORI: Gustosi nelle insalate, ottimi per sughi e contorni, i pomodori sono davvero utili per la salute del nostro cervello, contenendo licopene, che ottimizza le funzioni cerebrali, incominciando dalla conservazione dei ricordi, oltre a proteggerci dal cancro. Quando cuociamo il pomodoro per fare il sugo, si produce fino a 5 volte di più licopene. Il calore della cottura, infatti, rompendo le pareti delle cellule del pomodoro, libera questa potentissima sostanza benefiche, rendendola completamente assorbibile dall’apparato digerente, proteggendo dai rischi di tumore.

TE’ VERDE: Le proprietà neuroprotettive del tè verde sono venute in luce da uno studio effettuato dai ricercatori dell’Universitá di Tohoku su oltre 1000 giapponesi di età superiore ai 70 anni, pubblicato dall’American Journal of Clinical Nutrition. Dallo studio è emerso che chi consuma due o più tazze di tè verde al giorno vede dimezzate, rispetto a chi beve solo tre tazze alla settimana, le percentuali di incidenza di problemi mentali legati all’invecchiamento, con benefici visibili «a prescindere» da altri fattori tra cui la dieta, l’esercizio fisico o il fumo. Il tè verde è diventato una sana abitudine grazie alla presenza di sostanze che svolgono un’azione protettiva nei confronti di malattie neurodegenerative. E’ ricco di polifenoli, fondamentali nella lotta contro i radicali liberi responsabili dell’invecchiamento cellulare e dei processi degenerativi, prevenendo i processi di invecchiamento cerebrale e in modo particolare le malattie neurodegenerative come l’Alzheimer e il Parkinson.

CIOCCOLATO FONDENTE: Uno studio italiano pubblicato sulla riivista ‘Hypertension’ e sul sito dell’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) ha scoperto che cacao fa bene alla memoria e previene il declino cognitivo. Consumare ogni giorno i flavonoli del cacao, all’interno di una dieta bilanciata e controllata dal punto di vista calorico, può frenare il declino cognitivo che interessa ogni anno oltre il 6% degli over 70 con problemi di memoria, anticamera dell’Alzheimer. Dallo studio è emerso che i consumatori di cioccolato fondente hanno performance migliori in termini di funzionalita’ cerebrale, memoria a breve e a lungo termine, velocita’ di pensiero e capacita’ cognitiva complessiva, rispetto a chi ne consumava meno, oltre ad una riduzione della pressione sanguigna, dello stress ossidativo e dell’insulino-resistenza, , condizione legata al rischio di diabete

UOVA: Nelle uova si trova il nutriente chiamato colina

Pubblicato su Il Mediano

Normalmente non facciamo caso a quanti grassi mangiamo ogni giorno a causa del modo errato in cui cuciniamo i cibi. Eppure basterebbe fare solo un po' di attenzione al modo di cucinare alcuni piatti e, come per magia, anche un alimento che pensavamo fosse vietato potrebbe trasformarsi in un cibo sano, in grado di garantirci una vita più salutare.

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La dottoressa Teresa Esposito è membro della Società Italiana di Nutrizione Umana,
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Dottoressa Teresa ESPOSITO

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