Nell’attesa che l’Epifania tutte le feste si porti via, ci assale il dubbio amletico sul come “disintossicarci” da tutto quello che abbiamo mangiato. Tisane? Infusi? Centrifugati? Estratti? O, magari, una bacchetta magica?

Di sicuro gli infusi e le tisane, se non particolarmente fruttati hanno un alto valore disintossicante, ma un potere poco saziante. Allora, centrifuga o estrattore?

Una centrifuga usa lame circolari che tagliano i vegetali in piccoli pezzi e che, grazie a una rotazione molto rapida (migliaia di giri al minuto, contro le decine di un estrattore a freddo), generano una forza centrifuga. I pezzi vengono setacciati in modo fine, tanto da far passare solo il succo trattenendo la polpa fibrosa. Un estrattore a freddo fa essenzialmente una spremuta, semplicemente con una pressione assai maggiore di uno spremiagrumi e un setaccio molto più fine.

La differenza più importante tra i due strumenti è che l’estrattore recupera più succo dalle cellule vegetali, infatti il residuo che rimane è più secco rispetto a quello della centrifuga. In altre parole, fa un lavoro più minuzioso e si nota soprattutto con quei vegetali più fibrosi: per esempio, le foglie di spinaci, dalle quali una centrifuga riesce a estrarre molto poco. D’altra parte, l’estrattore ricava anche un po’ di fibra vegetale, dunque il succo tende a risultare più denso (meno bevanda).

Da tenere presente la temperatura: la centrifuga, in quei pochi secondi/minuti, raggiunge temperature che potrebbero modificare i valori nutrizionali degli alimenti processati. Quindi o una rapidissima centrifugata o una buona estrazione.

Si tratta di avere in cucina dei veri e propri laboratori di creatività che consentono di concentrare in un bicchiere una bella quantità e una buona varietà di vitamine, minerali, fitocomposti, quindi diamo tranquillamente a entrambi il via libera, ma approfondiamone i benefici.

Queste sostanze nutrizionali in forma liquida prevengono anche cancro, malattie cardiovascolari o declino cognitivo come i vegetali “solidi”? È plausibile che possano avere lo stesso effetto protettivo ma servono ancora studi scientifici per dirlo con certezza. Un’indagine dell’American Society for Nutrition(pubblicata a gennaio 2015 sulla banca dati internazionale PubMed) ci indica i benefici preventivi dei succhi di frutta al 100%.

Sono salutari? Che impatto hanno sull’indice glicemico? Meglio la frutta intera? Comunque sia, un centrifugato male non fa, anzi, è sempre meglio dissetarsi con un mix di mela e carote piuttosto che con una bibita gasata. Vale per gli adulti e vale per i bambini. Detto ciò, bisogna fare i conti con i piccoli limiti del cocktail vegetale. Il procedimento per ricavare il succo dalle cellule vegetali comporta l’eliminazione totale della parte fibrosa nella centrifuga. Con l’estrattore restano un po’ più di fibre, ma non paragonabili a quelle di frutta e verdura intere. Siccome le fibre alimentari sono importanti, bisogna prenderle un’altra parte: pasta e pane integrali, vegetali cotti e crudi, frutta secca… Ma poi si ha paura di ingrassare perché nell’occhio del mirino, c’è l’indice glicemico di ciascun alimento.

La frutta contiene uno zucchero, il fruttosio, che in forma liquida ha un impatto maggiore sull’indice glicemico. Niente di preoccupante, ma la cosa migliore è aggiungere sempre a mele e pere una verdura, meglio se a foglia. Se invece facciamo un succo soltanto con le verdure, non avremo quasi zuccheri. Il centrifugato, soprattutto, si ossida subito, in pratica perde le sue proprietà, quindi va bevuto all’istante. Frutta e verdura intere non vanno eliminate. Qualsiasi succo vegetale non è una pozione magica. Per la propria salute è importante comporre metà di pranzo e cena con alimenti dal mondo vegetale. Ci sono i benefici protettivi dei fitocomposti accertati dalle ricerche scientifiche come confermato da recenti ricerche scientifiche su riviste internazionali come Nutrients.

Come per ogni cosa, moderazione. Un succo al giorno va bene, due sono accettabili, abbondare è insensato, specie con il centrifugato di sola frutta. Si finirebbe con l’eccedere in calorie. Al bando il saccarosio o glucosio. Se vi fate il cocktail vegetale in casa per bere salute a grandi sorsi, lasciate perdere l’aggiunta di zucchero.

Pubblicato su neifatti.it

Normalmente non facciamo caso a quanti grassi mangiamo ogni giorno a causa del modo errato in cui cuciniamo i cibi. Eppure basterebbe fare solo un po' di attenzione al modo di cucinare alcuni piatti e, come per magia, anche un alimento che pensavamo fosse vietato potrebbe trasformarsi in un cibo sano, in grado di garantirci una vita più salutare.

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La dottoressa Teresa Esposito è membro della Società Italiana di Nutrizione Umana,
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