In medicina estetica i filler sono sostanze che vengono iniettati nel derma o nel tessuto sottocutaneo allo scopo di riempire una depressione o di aumentare i volumi.
Possono essere transitori, quando il loro effetto cosmetico-clinico cessa dopo qualche tempo, e permanenti, quando rimangono, ove iniettati, per tutta la vita.
Tra i più adoperati vi sono l'acido ialuronico, che è uno zucchero presente in tutte le specie animali e che non richiede alcun test prima dell'inoculazione ed il collagene, ambedue considerati filler transitori. Tra i permanenti il più adoperato è la poli-alchil-immide. Esistono anche filler detti "semipermanenti" perché a lentissimo riassorbimento (idrossiapatite di calcio).
Finalizzate dunque al ringiovanimento della pelle, le iniezioni di filler rappresentano innovative ed efficaci alternative - od un valido supporto - alla chirurgia plastica.
Le punture di filler trovano indicazione nelle seguenti circostanze:
- Colmare e livellare le rughe del contorno occhi (le cosiddette zampe di gallina) e della bocca
- Aumentare/rimodellare il volume di labbra sottili
- Correggere i solchi naso-labiali
- Plasmare forma e volume di zigomi, mento e fronte
- Riempire pieghe e depressioni tipiche dell'invecchiamento
- Eliminare cicatrici lasciate da acne o da interventi chirurgici
EFFETTI COLLATERALI: il traumatismo di un'iniezione di filler comporta la formazione di piccoli - anche se evidenti - segni cutanei, fortunatamente del tutto reversibili nell'arco di pochissimi giorni. La formazione di edemi, eritemi, ecchimosi, petecchie o piccoli ematomi sulla cute dopo le iniezioni di filler riassorbibili (non permanenti) è pressoché normale
CONTROINDICAZIONI: prima di procedere con le iniezioni di filler, è necessario accertate lo stato di salute della paziente. Difatti, le sostanze di riempimento non possono essere inoculate sottopelle nelle seguenti circostanze:
- Accertata o presunta allergia al filler
- Coagulopatie (alterazione della coagulazione del sangue)
- Collagenopatie (malattie autoimmuni del collagene e del connettivo, che coinvolgono le articolazioni. Ad esempio: lupus eritematoso sistemico, sindrome di Sjögren, spondilite anchilosante)
- Gravidanza in atto
- Infezione erpetica (da Herpes) in corso
- Patologie dermatologiche autoimmuni