Nella prima metà del ‘900, il cortisone, veniva considerato una specie di panacea universale dotata di potere assoluto . Oggi, si conoscono molto meglio gli ormoni surrenalici e i loro moderni derivati chimici, e possiamo dire che i cortisonici, a volte insostituibili, sono anche molto potenti e dotati di effetti collaterali talora gravi. Il loro uso deve quindi essere ponderato ed accorto, seguendo scrupolosamente la prescrizione del medico ed evitando in maniera assoluta la autoprescrizione.
Puntulmente, il paziente costretto a fare terapia cortisonica, è spesso assalito da dubbi, domande e soprattutto paure rispetto alla modifica del proprio peso corporeo.

L’ artrite reumatoide, le malattie del collgene come il lupus, la polimiosite, la scelrodermia, le malattie allergiche, alcune malattie oculari a componente infiammatoria, le nefrosi, le leucemie, porpore, anemie emolitiche, aplasie midollari e diverse malattie epatiche e infettive, vengono trattate con cortisone. È importantissimo,quindi, cercare di mantenere un’alimentazione quanto più possibile corretta e sana, che comprenda cibi leggeri e che escluda grassi, soprattutto animali, alcolici e cibi fritti o troppo difficili da digerire.

In quanto, gli effetti del cortisone sono molteplici. Quelli maggiormente riscontrati e per i quali si consiglia una dietoterapia bilanciata sono : sul metabolismo dei glicidi , perché va ad aumentare la produzione di zuccheri (effetto diabetogeno), sul metabolismo dei lipidi: aumenta i lipidi e il colesterolo nel sangue, ridistribuendo il grasso sottocutaneo donando la caratteristica obesità da steroidi, con faccia “a luna piena”, tronco ingrossato e arti relativamente sottili.

Effetti,anche, sul metabolismo dell’acqua e degli elettroliti, perché, trattiene il sodio e aumenta l’eliminazione del potassio, sia a livello renale sia nelle ghiandole sudoripare, intestinali e salivari. Il risultato è che : Ritenzione idrica!

L’effetto sulle ossa e sul Calcio? : induzione di una grave osteoporosi, con indebolimento della struttura ossea e facilità alle fratture.

Le regole alimentari:

Cercare di seguire una dieta iposodica per evitare di favorire il ristagno di liquidi con un’alta concentrazione di proteine. Via libera ad alimenti come latte scremato, uova ( max 1 volta a settimana, per evitare aumento del colesterolo plasmatico, ma contribuire con il giusto dosaggio di Vit. B9, carne bianca e pesci, riso e pasta, olio extravergine di oliva, verdure e frutta (a basso indice glicemico) e pochi zuccheri e sale; Ridurre il più possibile, il consumo di salse, sughi e condimenti troppo ricchi di sale e grassi. Ottimi anche gli alimenti ricchi di potassio, per contrastare l’accumulo di sodio, come fagioli, lenticchie, piselli, spinaci, finocchi, patate, pomodoro, asparagi, ananas, melone, uva, albicocche, arachidi, fichi secchi, mandorle, noci, nocciole e pinoli, carote, sogliola, trota, coniglio, e vitello; Aumentare il consumo di verdure a foglia larga, preferendole crude.

Aumentare il consumo di cibi integrali e poco raffinati.

Fare attività fisica , che ci aiuti a smaltire ritenzione e calorie in eccesso.

Ma cosa evitare in assoluto?

Cibi troppo grassi, cotture non sane come fritture, cibi raffinati e prodotti d forno confezionati.

Addio anche a formaggi grassi e troppo salati, agli insaccati e salumi, alimenti conservati in salamoia, condimenti di origine animale e le salse e le creme dolci troppo ricche di zuccheri. Attenzione anche ai prodotti da forno o in sacchetto come crackers, grissini o biscotti che da soli potrebbero già apportare una quota elevata di sale.

Inoltre, la lettura “ un po’ più attenta” delle etichette al supermercato, ci scoraggerà a comprare alimenti, non sani o comunque non rispondenti alle nostre reali esigenze di buona salute!

Pubblicato su Il Mediano

Normalmente non facciamo caso a quanti grassi mangiamo ogni giorno a causa del modo errato in cui cuciniamo i cibi. Eppure basterebbe fare solo un po' di attenzione al modo di cucinare alcuni piatti e, come per magia, anche un alimento che pensavamo fosse vietato potrebbe trasformarsi in un cibo sano, in grado di garantirci una vita più salutare.

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La dottoressa Teresa Esposito è membro della Società Italiana di Nutrizione Umana,
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